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Una logistica efficiente e sostenibile nel settore agroalimentare

Firmato il decreto del Mipaaf per sostenere lo sviluppo della logistica dei settori agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo.

Obiettivo della misura, per cui sono stati stanziati 800 Mln di euro, è sviluppare una filiera agricola/alimentare smart e sostenibile, riducendone l’impatto ambientale grazie a supply chain “verdi”.

Nell’ambito del settore agroalimentare, lo strumento interesserà:

  • la produzione agricola primaria;
  • la trasformazione dei prodotti agricoli;
  • l’agroindustria e altri settori connessi alla logistica agroalimentare.
    In particolare, si intende finanziare interventi specificatamente rivolti a:
  • ridurre l’impatto ambientale ed incrementare la sostenibilità dei prodotti;
  • migliorare la capacità di stoccaggio e trasformazione delle materie prime,
    preservare la differenziazione dei prodotti per qualità, sostenibilità, tracciabilità
    e caratteristiche produttive;
  • potenziare, indirettamente, la capacità di esportazione delle PMI agroalimentari
    italiane;
  • rafforzare la digitalizzazione nella logistica anche ai fini della tracciabilità dei
    prodotti;
  • ridurre lo spreco alimentare.

I beneficiari sono:

  • le imprese anche in forma consortile, le società cooperative, i loro consorzi
    che operano nel settore agricolo e agroalimentare;
  • le organizzazioni dei produttori agricoli;
  • le imprese commerciali e/o industriali e/o addette alla distribuzione;
  • cooperative agricole.

Le spese ammissibili possono riguardare:

  • suolo aziendale e sue sistemazioni, nel limite del 10 per cento dei costi totali
    ammissibili del progetto d’investimento;
  • opere murarie e assimilate, nel limite del 70 per cento dei costi totali ammissibili
    del progetto d’investimento;
  • infrastrutture specifiche aziendali;
  • macchinari, impianti ed attrezzature varie, nuovi di fabbrica;
  • programmi informatici, brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non
    brevettate concernenti nuove tecnologie di prodotti e processi produttivi, per le
    grandi imprese, tali spese sono ammissibili fino al 50 per cento
    dell’investimento complessivo ammissibile;
  • acquisto di beni e prestazioni identificabili come connessi all’intervento di
    efficienza energetica o all’installazione dell’impianto per la produzione da fonti
    rinnovabili;
  • acquisto e modifica di mezzi di trasporto aventi caratteristiche che consentano il
    rispetto del principio del “non arrecare un danno significativo”. Tali beni devono
    essere strettamente necessari, connessi e funzionali all’investimento, purchè
    dimensionati alla effettiva produzione, identificabili singolarmente ed a servizio
    dell’unità produttiva oggetto delle agevolazioni.
    Sono ammissibili, inoltre, nella misura massima del 4 per cento dell’investimento
    complessivo, le spese per le consulenze connesse al progetto d’investimento riferite a
    progettazioni ingegneristiche, direzione lavori, collaudi di legge, studi di fattibilità
    economico finanziaria e di valutazione di impatto ambientale, prestazioni di terzi per
    l’ottenimento di certificazioni di qualità e ambientali secondo standard e metodologie
    internazionalmente riconosciuti.

L’importo complessivo delle spese ammissibili non deve essere inferiore a 1,5 milioni di euro e non superiore a 25 milioni di euro per programmi di sviluppo per la logistica agroalimentare nell’ambito della produzione agricola primaria e non inferiore a 5 milioni di euro e non superiore a 25 milioni di euro per la logistica nell’ambito della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli e per la logistica agroalimentare realizzate da imprese attive in altri settori.

viene riconosciuto un incentivo in conto capitale secondo
le seguenti modalità:

  • per le aziende agricole con investimenti connessi alla produzione agricola
    primaria: 50% della spesa massima ammessa con un incremento del 20% per
    le seguenti categorie:
     giovani imprenditori (fino a 40 anni di età),
     agricoltori che si sono insediati nei 5 anni precedenti alla presentazione della
    domanda
     investimento in zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici;
  • per le aziende della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli 50% della spesa massima ammessa.

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